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La crescente e diffusa presa di coscienza del cambiamento climatico in atto nonché l’attitudine tipicamente Walser a valorizzare la scarsità di risorse naturali hanno determinato una progettazione e una gestione dell’Orestes Hütte attenta al risparmio energetico e alla risoluzione efficiente delle problematiche in materia ambientale.

Isolamento

La caratteristica più interessante è che il rifugio accoglie i suoi ospiti anche nei mesi invernali: da qui la necessità di rendere una struttura funzionale in un ambiente isolato, freddo e inospitale a 2600 metri di altitudine.

  1. le pareti del rifugio in abete misurano uno spessore di 20 cm su tutto il perimetro
  2. 15 cm di polistirene sotto forma di strato continuo limitando al massimo i ponti termici isolano il tetto.
  3. serramenti in larice da 10cm con vetro a doppia camera riempita con argon, gas nobile dalle caratteristiche termoisolanti
  4. il locale seminterrato e’ circondato da un’intercapedine di 75 cm che funge da cuscinetto a difesa delle basse temperature e dell’umidità
  5. riscaldamento a pavimento radiante in tutti gli ambienti..

Riscaldamento e ACS

La coibentazione risultante permette di mantenere caldo il rifugio con il minor dispendio di energia possibile. Con una superficie di 65m2 di pannelli solari termici ed un accumulo di 5000 l di acqua il sistema fornisce il calore necessario per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria. In caso di persistenza di maltempo o temperature particolarmente rigide interviene una caldaia a gas a condensazione (35kW). In caso di malfunzionamento un ulteriore back up è garantito da 3 resistenze elettriche per un totale di 15 kW. Tutto il sistema è interamente gestibile da remoto.

Fornitura elettrica

La corrente elettrica, è prodotta tramite un mini idrico che può variare la produzione da 2 a 40 kW a seconda delle portate a disposizione ed è connessa alla rete: in questo modo si cede il surplus prodotto nei mesi estivi per riassorbirlo d’inverno quando l’acqua da turbinare è scarsa.

A fine lavori si è intervenuti con tecniche di inerbimento ad alta quota analizzando le specie presenti e ricercando su mercati specifiche miscele di semi analoghi alle specie preesistenti. Nelle sezioni a marcata pendenza sono state utilizzate tecniche antierosive tramite reti di juta intrecciata per evitare il dilavamento di sostanza organica e semi.

Reflui

I reflui vengono convogliati in fogna attraverso tubatura interrata della lunghezza di 4 km, funzionante tutto l’anno. Nella remota ipotesi di una gelata così intensa da bloccare il deflusso, il refluo è convogliato in una vasca Imhof interrata, a garanzia di una corretta gestione delle acque di scarico.

Rifiuti

I rifiuti vengono attentamente differenziati e conferiti a valle: selezionando le forniture in base al tipo di imballaggio e, per alcuni prodotti, usando la formula del vuoto a rendere, il divallamento dei rifiuti avviene in genere 5/6 volte all’anno. Abbiamo fatto diversi tentativi di compostare la frazione umida esclusivamente d’estate, tuttavia con scarsi risultati a causa delle temperature notturne molto basse (<5°C) che impediscono ai saprofiti aerobi di raggiungere le temperature necessarie con lo spiacevole risultato di proliferazione di larve e formazione di cattivi odori. Dopo un’attenta ricerca in rete abbiamo deciso di affidarci ad una ditta italiana che produce un compostiera con rivoltamento automatico e resistenza elettrica per mantenere la temperatura a 60°C, creando così un’ambiente caldo e areato in cui funghi e batteri possono svolgere al meglio la decomposizione indipendentemente dalla temperatura esterna.

Cucina

La scelta di far diventare la nostra cucina vegana, oltre ad essere una scelta salutistica, è anche legata al rispetto e alla tutela dell’ambiente. crediamo sia importante sensibilizzare i nostri ospiti e soprattutto far capire che questa cucina può essere gustosa e golosa, dando soddisfazione senza appesantire. Altro risvolto positivo è la veloce umificazione dei rifiuti organici essendo le proteine animali più difiicili da “digerire” anche per i batteri.

Acqua

La posizione del rifugio è stata determinata dalla presenza di una sorgente di acqua potabile attiva tutto l’anno: condividiamo questo bene prezioso a scapito del commercio di acqua in bottiglia. Sicuramente un mancato profitto per il rifugio ma al contempo un risparmio in termini di tempo ed energia dovute al trasporto sia della monticazione dei pieni che nel divallamento dei vuoti.